Replica su aumento TARI tariffe rifiuti nel bacino Venezia
Lettera del Presidente al Gazzettino del 15.11.2024
Gentile redazione,
Rispondo al vostro articolo del 10 novembre scorso, sul tema degli adeguamenti tariffari comparsi in bolletta alle utenze dei 45 Comuni del bacino Venezia. Partiamo da un presupposto: a nessuno piace trovarsi un conto più salato, ma la raccolta rifiuti è un servizio vero e proprio, non un diritto e come tale ha dei costi. Per comprenderlo meglio è necessario addentrarsi nella complessa materia della gestione e tariffazione, per individuare le motivazioni dietro a questi fenomeni. Come ente sono anni che ci stiamo impegnando a spiegare il perché delle nostre azioni e a divulgare le cause dietro ai cambiamenti che si trovano poi in bolletta.
Da quando in tutta Italia è stata introdotta la metodologia ARERA, l’autorità di riferimento per i servizi a rete inclusa la gestione dei rifiuti urbani, il calcolo delle tariffe deve prevedere un esatto equilibrio fra costi ed entrate, per rendere il servizio uniforme e sostenibile a livello nazionale. Per il 2024 e il 2025 il metodo di calcolo (MTR-2) prevede aggiornamenti in base alla forte crescita dell’inflazione per gli anni 2022 e 2023 che costituiscono la base per le tariffe 2024 e 2025. Avevamo già dato notizia lo scorso aprile di quanto era stato votato dalla nostra Assemblea, composta dai 45 Comuni, per cui non possiamo parlare di novità o sorpresa.
Restiamo in costante dialogo e collaborazione tra i Comuni, che come ente rappresentiamo, e il gestore Veritas, proprio per poter contenere questi aumenti attraverso il confronto, perché lavoriamo in ottica di bacino tutti insieme e non di singole amministrazioni per efficientare il servizio ed essere più efficaci sul territorio. A questo scopo stiamo potenziando l’intercomunalità dei centri di raccolta e una razionalizzazione dei servizi per limitare al massimo costi e aumenti senza intaccare la qualità dell’offerta ai cittadini. Gli aumenti delle tariffe sono stati inoltre calmierati grazie alla valorizzazione del rifiuto differenziato raccolto, tenendo conto però che questi importi subiscono oscillazioni e non sono slegati dall’andamento economico dei mercati.
Ci rendiamo conto che la bolletta non può essere esaustiva di tutte queste motivazioni, è proprio per questo che abbiamo fatto diverse uscite sulla stampa, fra cui il vostro giornale, per spiegare questi cambiamenti e sul nostro sito veneziaambiente.it è presente una sezione intera dedicata a come funziona il metodo tariffario.
Ci tengo infine a precisare un punto: fare la raccolta differenziata, come prevedono le norme nazionali e comunitarie, comporta elevati costi gestionali, ma differenziare bene da parte di tutti noi consente di contenere gli aumenti. Perché dovremmo farlo allora? Ci sono varie motivazioni: dal punto di vista economico fare il massimo per riciclare consente di avere minori costi di gestione di rifiuti da separare fra loro che rischiano poi di non essere riciclabili perché contaminati, quindi una peggiore raccolta prevede un aggravio dei costi da aggiungere a quelli base del servizio; dal punto di vista ambientale favoriamo un’economia circolare in cui riduciamo al massimo gli scarti allungando la vita dei materiali abbattendo anche l’inquinamento per la produzione di prodotti ex-novo. Infine è una questione di civiltà, abbiamo davanti delle sfide importanti nei prossimi anni e anche vedere i rifiuti come una risorsa invece che uno scarto ci potrà aiutare a offrire un futuro migliore al pianeta.
Il nostro impegno come bacino continuerà a essere quello di contenere il più possibile gli aumenti delle tariffe senza intaccare il servizio, ma abbiamo bisogno anche del supporto di tutti i cittadini, perché solo insieme possiamo fare la differenza.
Il Presidente,
Arch. Claudio Grosso